30.10.08

CU'MME

"...Ah comme se fa’
a da’ turmiento all’anema
ca vo’ vula’
si tu nun scinne a ffonne
nun o puo’ sape’
no comme se fa’
adda piglia’ sultanto
o mare ca ce sta’
eppoi lassa’ stu core
sulo in miezz a via..."





25.10.08

...buonanotte...





"...e tu dormi....dormi
ora i tuoi sogni volano....
e tu dormi...dormi
mentre i tuoi occhi sorridono..."


21.10.08

"Escape to Paradise"



"Ho un cuore che non molla mai..."

Questa sera, dopo un sacco di tempo, ho rivisto CARLITO'S WAY di Brian de Palma.
Quanto è bello questo film...


11.10.08

"SHANTARAM"

“Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell’amore,del destino e dellle scelte che si fanno nella vita. Per capire l’essenziale, però, mi è bastato un istante, mentre mi torturavano legato a un muro. Fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscii a comprendere che nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli. Non sembra granchè me ne rendo conto. Ma quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una libertà del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilità. E la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita.”

Così si apre il libro "Shantaram" di Gregory David Roberts...e queste che seguono sono due delle tante citazioni che mi son segnata...

"Kavita si alzò per abbracciarmi. Era il genere di abbraccio tenero e forte che una donna concede quando sa di potersi fidare di un uomo, o quando è sicura che il cuore dell'uomo appartiene a un'altra. [...] essere abbracciato da una donna indiana era un'esperienza unica e importante. Vivevo a Bombay da anni, [...] eppure poche cose nei tanti universi indiani che coesistevano in Bombay potevano farmi sentire benvoluto come l'abbraccio affettuoso di Kavita. Non le avevo mai detto che cosa significava per me la sua accettazione affettuosa e incondizionata. In quegli anni di esilio molte - troppe - emozioni positive che provavo rimanevano chiuse nella cella del mio cuore: una cella con alte pareti di paura, una piccola finestra sbarrata di speranza, un duro letto di vergogna. Adesso non è più così. Ho imparato che bisogna sapere cogliere ed esprimere a parole i momenti di affetto e sincerità, perché potrebbero non tornare mai più. Se rimangono inespressi, accantonati e inutilizzati avvizziscono, e quando, dopo troppo tempo, la mano del ricordo vorrebbe coglierli, si sgretolano fra le sue dita...."

"Esiste una verità più profonda dell'esperienza, che sta al di là di ciò che vediamo, persino di ciò che sentiamo. È una categoria di verità che separa ciò che è profondo da ciò che è soltanto razionale: la realtà dalla percezione. Di solito questa categoria di verità ci fa sentire inermi, e capita che il prezzo da pagare per conoscerla, come il prezzo da pagare per conoscere l'amore, sia più alto di ciò che i nostri cuori sono in grado di tollerare. Non sempre la verità ci aiuta ad amare il mondo, ma senza dubbio c'impedisce di odiarlo. L'unico modo di conoscerla è condividerla da cuore a cuore..."

Curiosità
- Shantaram significa “uomo di pace” o anche “uomo della pace di Dio”
- I diritti cinematografici per questo libro sono stati acquistati da Johnny Depp, quindi è probabile che a breve verrà realizzato un film.




7.10.08

"Augusto...salutami le stelle"



"Il viaggiare di notte mi induce ad alzare gli occhi al cielo, ad inseguire la luna sull'autostrada mentre si incurva all'orizzonte. A forza di osservare le stelle, ho imparato a conoscere le varie costellazioni: il Sagittario, lo Scorpione, l'Orsa maggiore e Minore, Andromeda, l'Uccello indiano. C'è persino il cavalletto del pittore. La sfera celeste, con quei raggruppamenti magici e misteriosi, si esprime con un proprio linguaggio. E' come se,su un infinito pentagramma, apparissero tante note luminose, con suoni reconditi, inafferrabili... Mi sono proposto di ridare un volto alla luna,di ricostruirle un'identità. Ho voluto farle quella faccia (o quelle facce) che vedevo da bambino. La luna della leggenda o del sogno è stata uccisa dalla scienza, che ha preteso di sapere tutto su di lei, sul come è fatta, com'è composta, di quali ingredienti è formato il suo manto polveroso. Manca poco che le appuntino un'etichetta con l'indicazione di tutte le sostanze che contiene, secondo le vigenti disposizioni, come si vede nelle bottiglie di acqua minerale. Ma la luna è anche sentimento, è mito, è quel filo di malinconia che compare anche nei miei disegni senza che sappia il perché." -
Augusto Daolio (18 febbraio 1947 – 7 ottobre 1992)