Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura. -P. Coelho-
"Ti vorrei sollevare, ti vorrei consolare e viaggiare su ali di carta con te... sapere inventare, sentire il vento che soffia e non nasconderci se ci fa spostare quando persi sotto tante stelle ci chiediamo cosa siamo venuti a fare, cos'è l'amore... stringiamoci più forte ancora teniamoci vicino al cuore..."
"Esistono cinque cose nella vita che non si recuperano: una pietra dopo averla lanciata... una parola dopo averla detta... un'opportunità dopo averla persa... il tempo dopo esser passato... l'amore per chi non lotta..."
[l'ho trovato oggi in fb...Bello il Preikestolen...chissà cosa si prova lì in alto...]
"...ho imparato a sognare quando inizi a scoprire che ogni sogno ti porta più in là. Cavalcando acquiloni, oltre muri e confini ho imparato a sognare da là. Quando tutte le scuse per giocare sono buone, quando tutta la vita è una bella canzone... c'era chi era incapace a sognare e chi sognava già..."
"Il viaggiare di notte mi induce ad alzare gli occhi al cielo, ad inseguire la luna sull'autostrada mentre si incurva all'orizzonte. A forza di osservare le stelle, ho imparato a conoscere le varie costellazioni: il Sagittario, lo Scorpione, l'Orsa maggiore e Minore, Andromeda, l'Uccello indiano. C'è persino il cavalletto del pittore. La sfera celeste, con quei raggruppamenti magici e misteriosi, si esprime con un proprio linguaggio. E' come se,su un infinito pentagramma, apparissero tante note luminose, con suoni reconditi, inafferrabili... Mi sono proposto di ridare un volto alla luna,di ricostruirle un'identità. Ho voluto farle quella faccia (o quelle facce) che vedevo da bambino. La luna della leggenda o del sogno è stata uccisa dalla scienza, che ha preteso di sapere tutto su di lei, sul come è fatta, com'è composta, di quali ingredienti è formato il suo manto polveroso. Manca poco che le appuntino un'etichetta con l'indicazione di tutte le sostanze che contiene, secondo le vigenti disposizioni, come si vede nelle bottiglie di acqua minerale. Ma la luna è anche sentimento, è mito, è quel filo di malinconia che compare anche nei miei disegni senza che sappia il perché." Augusto Daolio (18 febbraio 1947 – 7 ottobre 1992)
"Un Amico" è il nome di una canzone della colonna sonora del film "Bastardi senza gloria". ...insieme a "Rabbia e Tarantella" sono le due musiche di Morricone che mi hanno colpito di più... E' un bel film, Tarantino non si smentisce mai...neppure quando mi sono dovuta coprire gli occhi per non vedere certe scene un po' splatter... e la musica ovviamente è uno dei protagonisti principali...