"Dio non può giocare a dadi con l'universo, diceva Einstein. Si sbagliava, ci gioca invece. Ai tempi di Einstein ci potevano essere ancora dei dubbi, oggi non più. E allora delle due l'una: o Dio non esiste o esiste un Dio che consente al caso di agire all'interno del sistema perdendone di fatto il controllo. Perchè il caso, se è davvero tale, non ha padroni.
Mi sono chiesto perchè, perchè lo farebbe, e la sola risposta che mi sono dato è quella di un Dio che scopre nel caso l'unico suo strumento di conoscenza, che per noi significa libertà. Nemmeno Dio, infatti può decidere quel che succederà al mondo se è il caso a dominarlo... Insomma se Dio gioca a dadi col mondo non può farlo con dei dadi truccati.
L'unica risposta che mi son dato allora è quella di un Dio che si è ritirato dalla Creazione e sta guardare. E' curioso, interessato, emotivamente partecipe, ma non sa come andrà a finire la Partita, neppure in quest'angolo remoto del cosmo. Separandosi dalla Creazione e affidandosi al caso ha scelto di non sapere, di non interferire..."
(tratto da "Che cosa ti aspetti da me?" di Lorenzo Licalzi)