30.11.08

...un anno fa, ore 22.30...

Esito...un ultimo sguardo indietro...
Ora tocca me.
Nonostante la mia "veneranda" età, non ho mai volato in aereo. Visto che Michele ora abita a Francoforte ho l'occasione per cancellare questa voce dalla lista...

Consegno il mio biglietto con la priority e vado verso il mio aereo cercando di ripararmi dal "freddo cane" e dalla "brumellina" tipica dei giorni di novembre.Ad accogliermi due impeccabili hostess con un sorriso smagliante da fare invidia anche a quella che nella pubblicità della Mentadent morsicava la mela.Da piccola questo spot mi ha sempre infastidito perchè non riuscivo a capire come mai, nonostante mettessi tutto il vigore possibile nel lavarli, i miei denti non diventassero così bianchi...
Scelgo un posto nelle prime file, rigorosamente accanto al finestrino: voglio godermelo tutto il mio primo volo!
Dopo un'attesa che mi sembra interminabile, l'aereo inizia a muoversi e un brivido di adrenalina mi riempie.
Mentre segue il percorso della pista, penso che sia inutile avere paura "in fin dei conti nell'arco della giornata ne saranno partiti un sacco"...ed ecco all'improvviso la fionda sgancia il tiro: sto volando.

Guardo le luci della città che pian piano si allontanano e allo stesso tempo vedo la mia immagine riflessa nel finestrino, e mi piace. Sono sola e quindi la mia meraviglia mista ad emozione la devo tenere per me.
Le luci si spengono...chiudo gli occhi e sento una canzone, questa.

27.11.08

...un anno fa...

5:30 PM me: ciao!!!il gran giorno si avvicina!!!questa notte ho già iniziato a svegliarmi e a non dormire...il solito cuor di leone :-)


5:37 PM Michele: mah dai!!!!!
non preoccuparti che ce la farai senza problemi!
domani controllo la conferma del ticket, e se si puo fare il check-in online. non preoccuparti ci penso io poi nel caso ti spiego

17.11.08

eccomi!!!


Eccomi in tutto il mio splendore, così come mi vede la mia nipotina Giorgia
(che si è fatta bella come una Winx!!!).
Con la bocca leggermente grande, i capelli un po' più corti e neri e le scarpe col tacco...
...direi che ci è andata abbastanza lontana!!!
Eppure pensavo di essere bella ai suoi occhi!!! :-(((

16.11.08

...mettersi nudi...

"La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai perchè ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti...dandogli senso e trasformandoli in energia...

Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà...
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle, sentire l'odore delle cose, catturarne l'anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perchè lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è amore..."

(Alda Merini)

5.11.08

....november rain...





"...We've been through this such a long long time
Just tryin' to kill the pain

But lovers always come and lovers always go
And no one's really sure who's lettin' go today
Walking away
If we could take the time to lay it on the line
I could rest my head
Just knowin' that you were mine
All mine..."

2.11.08

alla Statua della Libertà,al giardino del Lussemburgo, alle undici del mattino...

















"Guardo l'orologio, sono le undici e cinque.
Inizio a chiedermi fino a quando sia giusto rimanere in attesa."Devo darmi un termine" mi dico"."Se entro le undici e un quarto non arriva, me ne vado. Anzi, undici e mezzo...è meglio". Cerco di distrarmi osservando le persone attorno a me. Siamo in tanti, ognuno con i propri sogni, le proprie gioie, i propri dolori.
Undici e venti.
Michela non è ancora arrivata.Inizio a pensare seriamente che non verrà.
Decido di prolungare la mia attesa fino a mezzogiorno. Sarebbe troppo bello.
Sono triste, non sono più contento di averla incontrata. No adesso non riesco ad essere felice perchè mi aveva reso una persona migliore. Dovrei esserlo, se non altro perchè mi sta facendo sentire ridicolo.Seduto qui su questa sedia, con un paio di scarpe rosse in mano e delle lettere mai spedite, sono ridicolo.
Butto la testa indietro e guardo il cielo di Parigi, una lacrima mi scende lungo la guancia e mi entra nell'orecchio. Sento male alla pancia. Ripenso a tutte le cose che ho fatto per lei,a tutto quello che mi aveva fatto vivere.Da quando l'ho incontrata non mi sono mai annoiato, con lei o pensando a lei sono sempre stato bene; sono anche stato male, come adesso, mi sono sentito fragile e invincibile al tempo stesso. Ma sempre vivo.
All'improvviso mi rendo conto che sono pieno di quello che ho vissuto, ma che in mano non ho niente.Ho iniziato a ridere, pensando alla mia situazione.
Ridendo mi porto le mani alla faccia, come se mi vergognassi.
Su quel gesto all'improvviso vengo interrotto da un fischio..."