Una questione che è divampata nelle ultime settimane (ma in realtà è storia vecchia di anni) è la questione dell'intercettabilità delle telefonate via Skype, o in generale via VOIP.
Sembra sia un problema il fatto che una telefonata fatta via Skype sia di difficile intercettazione rispetto ad una telefonata ordinaria. Personalmente nutro qualche dubbio e penso che in realtà sia solo piú difficile, se non impossibile, fare su Skype intercettazioni "a tappeto", la versione "pesca a strascico" dell'intercettazione insomma: intercetto tutto, e poi faccio data mining per cercare quello che mi serve. Personalmente penso "per fortuna". Sempre personalmente, se fossi un criminale non mi fiderei tanto di utilizzare Skype, perché sono sicuro che una intercettazione mirata, sulla base di un quadro investigativo coerente che ha portato all'individuazione di un user id da intercettare o anche solo tracciare, sia possibile con la collaborazione di Skype-la-società. Una cimice nella tastiera fa il resto (o altre cose: ma non sto a fare un corso di intercettazioni adesso). In particolare, questo e questo (pdf, hard science inside) non mi farebbero dormire tranquillo se fossi un criminale, in particolare quando leggo nel secondo che "strong end-to-end encryption and existing low-latency anonymizing network does not necessarily provide the level of anonymity to VoIP calls that people would intuitively expect". Fossi un Provenzano continuerei con i pizzini.
Ma non è questo il punto ora, anche se tutto quello che ho scritto nel paragrafo precedente è estremamente importante. La cosa importante è che qualunque legislazione possa essere introdotta per regolamentare Skype, o anche il VOIP in generale, nessuno, proprio nessuno, può impedire a chiunquie di scrivere un nuovo software, basato su un nuovo protocollo (chiamiamolo Epyks), che faccia le medesime cose che fa Skype, anzi meglio perché essendo scritto da cybercriminali per l'uso da parte di altri criminali, è per cosí dire "ottimizzato" per quel tipo di utilizzo lí. It's the end-to-end principle, my dear. E utilizzando Epyks non ci sarebbe nemmeno il rischio che la società che ha sviluppato il software possa collaborare con le istituzioni.
Sento già l'obiezione: ma i criminali non sono capaci di fare tutto ciò, sono persone rozze ed intellettualmente incapaci di sviluppare software a questo livello, altrimenti sarebbero dediti ad attività lecite.
Sbagliato. Sbagliatissimo. Dire cosí significa non aver capito nulla dell'evoluzione del crimine nella società odierna, della sua differenziazione, dell'apparizione della "divisione del lavoro" all'interno dell'economia criminale e della terziarizzazione delle sue attività di supporto. E certo che lo sviluppatore di Epyks non va in giro con la P38 a sparare alle persone: il gruppo di fuoco ovviamente è fatto da animali (che sanno sparare però). Lo sviluppatore di Epyks viene dall'underground informatico, è molto intelligente, probabilmente ha anche un lavoro normale, e a tempo perso invece che scrivere shareware scrive crimeware: rende molto di piú. Pensate a chi ha scritto Storm o Conficker, tanto per avere un'idea: costoro sarebbero capacissimi di sviluppare Epyks.
Ne segue che tutto l'allarme circa l'utilizzo di Skype da parte della criminalità è pura chiacchiera, che potrebbe avere anche secondi fini ed essere controproducente dal punto di vista della gestione dell'ordine pubblico. Chi ha a cuore l'ordine pubblico dovrebbe tenere un profilo estremamente basso sulla questione, evitare di parlarne sui giornali, lasciare che i criminali usino Skype (e non Epyks) tranquillamente senza metterli in allarme, e nel frattempo con discrezione intavolare accordi con Skype-la-società per quanto riguarda la possibilità di tracciare singoli utenti in caso di richiesta di un giudice.
(tratto da "Perché la maggior parte delle persone non capisce un'acca di cos'e' internet" di Alberto Berretti)